I bonus edilizi continuano ad essere un tema caldo anche nel 2024, molti infatti si chiedono come siano cambiate le normative rispetto agli anni precedenti.
Quando si parla di Sismabonus nella sua versione classica, si fa riferimento all’incentivazione fiscale che permette ai proprietari di immobili (privati ed imprese) di ottenere detrazioni fiscali per le spese sostenute in interventi di riduzione del rischio sismico su edifici già esistenti effettuati da privati ma anche da imprese, su edifici residenziali e non.
Fino alla fine del 2023, le detrazioni variavano dal 70% al 85% - a seconda della zona sismica in cui si trovava l'immobile e del livello di riduzione del rischio sismico ottenuto grazie agli interventi effettuati (classificazione che include 3 categorie: dalla zona 1 con il più alto rischio sismico alla zona 3, con il rischio più basso).
Le detrazioni del Sisma Bonus 2024 variano in base al tipo di intervento ed in base all’edificio (ovvero cambia in base all’unità immobiliare, a seconda se si tratta di singoli edifici o parti comuni di edifici condominiali):
Coloro che comprano un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone a “rischio sismico 1” potranno detrarre dalle imposte una parte del prezzo di acquisto - 75 o 85% fino ad un massimo di 96.000 euro (per ogni unità immobiliare).
Per chi accede alla detrazione dell’80% o del 85% (con conseguente diminuzione di una o due classi di rischio e riqualificazione energetica), il massimale di spesa può aumentare fino a 136.000 euro – moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
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Il superbonus, nella versione sisma e nella versione eco, può essere ancora utilizzato nelle zone del cratere sismico per gli interventi effettuati da privati e condomini, fino al 31/12/2025 con possibilità di sconto in fattura e cessione del credito, su edifici residenziali o unità immobiliari a destinazione abitativa per i quali sia stato accertato – mediante scheda AeDES – il nesso causale tra danno dell’immobile ed evento sismico.
Il superbonus può essere utilizzato anche per la parte di spesa eccedente il contributo concesso. Come negli anni precedenti, per usufruirne, oltre agli adempimenti standard, è necessaria un'asseverazione tecnica che certifichi il rispetto dei criteri di efficienza energetica e sicurezza sismica, oltre alla congruità delle spese. Questa conferma deve provenire da professionisti qualificati, conformemente alle normative e ai decreti vigenti, garantendo così l'accesso alle detrazioni previste dal decreto Rilancio. |
Si può ancora far richiesta del Superbonus rafforzato, una misura speciale che aumenta del 50% il limite di spesa per gli interventi di efficienza energetica o antisismici su edifici danneggiati da sismi nelle zone del cratere. E’ sempre necessaria la scheda AeDES con il nesso di causalità tra danno dell’immobile ed evento sismico.
È essenziale rinunciare ai contributi per la ricostruzione per accedervi, facilitando così la ristrutturazione con benefici fiscali estesi.
Scheda AeDES
cosa è e perché è importante?
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La scheda AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica) è uno strumento necessario per valutare rapidamente danni e agibilità degli edifici dopo un sisma, stabilendo necessità di interventi immediati. Viene utilizzata per documentare il legame tra danni ed evento sismico. |
